sábado, 17 de octubre de 2009

La mia prima settimana a Ramos Mejía


Noortje Peverelli, Intern olandese

Questo primo ottobre sono partita per l'Argentina per fare uno stage dalla Fundación CICLO ('Fondazione CIRCOLO'). È da tanto tempo che sogno letteralmente con visitare l'Argentina. D'altronde, con un Bachelor d'italiano e un Bachelor di spagnolo è una scelta ovvia, visto che la metà degli argentini e di descendenza italiana.

La fondazione si trova in un sobborgo di Buenos Aires, chiamato Ramos Mejía. In contrasto col centro della città (solo a quaranta minuti di distanza) qua non troverai turisti. Quindi sei sommersa nella cultura argentina. E qua non ti mancherà niente: discoteche, cinema, carini bar (con wifi), restauranti e negozi, parchi, eccetera. Inoltre, qua nel quartiere e fuori di lei si organizza di tutto: mercati, festival di musica e di ballo... E ci sono infiniti posti da visitare, a Buenos Aires e fuori di lei. Inoltre, è molto conveniente che adesso tutto è relativamente economico qui. Il mio primo weekend sono andata a Tigre, una città ubicata alla bocca di un fiume, con case bellissime al bordo che fanno pensare al celebre romanzo Cent'anni di solitudine del famoso scrittore colombiano Gabriel García Márquez.

È vero quello che dicono le guide di viaggo e i viaggiatori con esperienza: gli argentini sono molto simpatici, e parlano molto, anche di più degli italiani! Dopo il primo incontro spesso ti invitano a una cena (povero io vegetariana) o un outing. (Ho anche ricevuto il numero di telefono di una signora anziana nel supermercato, nel caso che avessi bisogno di consigli o aiuto!) Per questo ancora non mi sono sentita sola per un minuto, anche perché la fondazione mi ha trovato una famiglia d'ospite argentina che mi hanno accolto come se fosse figlia loro. (Di là mi chiamano 'Norita', dalla fondazione 'Nora'). E se per un attimo voglio scappare di tanto parlare, rispettano che voglio ritirarmi per un secondo come settentrionale e un po' meno sociale.

Al contrario di tante storie di amici che hanno fatto uno stage nell'Ispanoamerica, da CICLO sì che aspettano qualcosa di me. Meno male, perché dopo tanti anni di studio ho davvero voglia di ottenere dell'esperienza prattica. Tra altre cose ho già dato due classi d'inglese e come primo proggetto personale cercherò di raggiungere più possibili tirocinanti olandesi e fiamminghi. L'atmosfera dalla fondazione è amichevole ma anche seria nel suo proposito di offrire dell'educazione e della cultura abbordabile/gratis nella parte occidentale di 'Gran Buenos Aires' (il centro e i suoi dintorni), così come trarre conoscimento e cultura straniera ai suoi abitanti.

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