
Il mio nome è Carmen, sono una ragazza italiana che presta volontariato presso la Fondazione da circa un mese. L’Argentina è un paese capace di accogliere chiunque in maniera calorosa, ogni giorno i tanti piccoli gesti degli argentini aiutano chi si trova lontano dal suo paese a sentirsi un pó come a casa propria.
Inoltre, per un’italiana come me, risulta ancora piu semplice integrarsi a questo paese: circa il 60% della popolazione ha origini italiane! Anche se l’epoca della grande migrazione europea e italiana è ormai lontana nel tempo, figli, nipoti e bisnipoti di italiani che un giorno scelsero lArgentina per prosperare, sentono ancora un fortissimo legame con il mio paese.
La maggior parte degli argentini che sto conoscendo ha un cognome italianissimo, che peró pronuncia in maniera diferente dalla nostra. Attenzione, dico di maniera “diferente” e non “sbagliata”; dal mio punto di vista sarebbe un grande atto di superbia voler correggere una persona che pronuncia il proprio nome, e devo ammettere che a me il loro accento suona molto dolce e gradevole!
Per entrare al meglio nel vivo della cultura di questo incantevole paese, chiesi ad un conoscente di indicarmi alcuni piatti tipici argentini. Con grande entusiasmo, egli mi rispose con una serie di piatti che mi suonarono decisamente familiari:- Milanesa! Canelones! Ñoqui!* -.
Esistono naturalmente alcune differenze che lasciano al viaggiatore italiano un poco di piacere per l’avventura e la scoperta. Ad esempio, il “colectivo”, ovvero il tipico autobus di Buenos Aires, rappresenta molto la latinitá del luogo. L’autista non è affatto rinchiuso in una teca di vetro come in Europa, il passeggero deve sempre rivolgersi a lui per chiedere e pagare il biglietto. All’interno del colectivo non possono mancare: la musica della radio, degli specchietti cesellati posizionati come retrovisori interni, una serie di peluche, una marea di allegra e colorata chincaglieria dal gusto kitch e latinamente barocco come ad esempio una coppia di penzolanti e variopinti dadi pelosi!
Quante cose ancora da scoprire e da vivere qui a Buenos Aires, ogni giorno e un’avventura con i miei nuovi, simpaticissimi “cugini d’America”…
Fundacion CICLO, ti ringrazio per avermi dato l’opportunita di vivere questa esperienza che mi sta danto tantissimo culturalmente e che mi riempe il cuore!
* Ovvero, “cotoletta alla Milanese, cannelloni e gnocchi”...
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